Guido elettrico da oltre quattro anni, dopo un colpo di fulmine avvenuto nel 2012, quando, acquistando una monovolume turbodiesel, mi fecero provare per la prima volta un’auto elettrica che, nonostante fosse del tutto improponibile per le necessità di allora, mi accese una lampadina in testa.
Non era però il momento ma, negli anni successivi, ho sempre seguito con curiosità le novità del settore, senza mai avere la possibilità, per vari motivi, di fare il coraggioso salto.
Come è successo a tanti, la vita è precipitosamente cambiata tra il 2019 e il 2020, anche per la pandemia, ed a quel punto, complice la situazione globale, ho fatto il primo salto, dotandomi, con non poche difficoltà, della mia prima auto elettrica, sfruttando il forzato stop del mercato ed un’occasione fortemente cercata, pur sapendo di dover cambiare tutte le mie abitudini di automobilista ormai trentennale ed appassionato, da sempre, di automobili e di sport motoristici. Ma era un momento il cui stava cambiando tutto e, francamente, evolvere dal termico all’elettrico non mi è pesato troppo, anzi.
Col tempo, l’auto, che doveva servire solo per le commissioni e gli impegni di lavoro in città, è diventata quella di uso maggiore, grazie anche ad una buona distribuzione di colonnine in Valle d’Aosta, che permetteva viaggi anche fuori range.
Ad un certo punto, viste le ingenti spese per garantire la corretta funzionalità dell’auto termica “principale”, utilizzata solo ed esclusivamente per i viaggi in cui sarebbe stato molto complesso usare l’elettrica, si è pensato di approfittare dei bonus e dei contributi annunciati, complice anche la presenza, in famiglia, di un’altra auto quasi trentennale, per le quali sarebbero state necessarie, da lì a poco, ingenti spese per garantirne un uso in sicurezza.
Entrambi gli acquisti sono stati ponderati, analizzati, discussi, rinviati e valutati per mesi, in quanto l’impegno economico ed il cambio di gestione avrebbero condizionato la nostra quotidianità familiare e lavorativa per diversi anni, ma ora, dopo sei mesi da full electric mi rendo conto che la scelta di acquistare una vecchia Mitsubishi MiEV usata nell’agosto 2020 e poi una MG4 EV nuova nel febbraio 2024, siano le scelte di mobilità più intelligenti ed economiche e rispettose che, per le mie necessità e quelle dei miei familiari, abbia mai fatto.
Negli anni precedenti ho guidato prevalentemente auto a benzina, in due occasioni anche a gpl ed in altre due persino diesel, quest’ultime su insistenza del venditore che, a fronte di sconti importanti, era riuscito, in entrambi i casi, a superare la mia diffidenza, sempre considerando il fatto che l’acquisto dell’auto, da 15 anni a questa parte è sempre stata una scelta condivisa con i membri della famiglia.
Il problema che percepisco ora è che, informandomi negli anni sulla mobilità elettrica, ho verificato un’inquietante e crescente disinformazione, che mi ha portato, visto il mio lavoro prevalente di giornalista, a chiedermi cosa avrei potuto fare per evitare il continuo diffondersi di notizie false, spesso tendenziose.
Oltre al discorso etico, visto che professionalmente, vista la mia formazione tecnica, mi occupo anche di risolvere i problemi che le persone hanno con la tecnologia, non riesco proprio a sopportare che, nel 2024, ci sia qualcuno che possa pensare che le auto elettriche rappresentino un passo indietro, e quindi tengano il freno a mano tirato, rallentando l’evoluzione.
Quindi, dopo quasi un anno di riflessioni e studi, con l’obiettivo di canalizzare energie e competenze verso qualcosa che sia rintracciabile in Rete e non come risposte in discussioni sui social network, che si perdono poi nel fracasso digitale che caratterizza quegli strumenti, è nato questo sito, che ha l’obiettivo principale, partendo dalla Valle d’Aosta e dalle sue oltre 400 colonnine di ricarica, di informare serenamente sulla mobilità sostenibile, sia con notizie originali di carattere locale, sia con notizie che arrivano direttamente dalle case produttrici, ma anche con impressioni d’uso e riflessioni su questa rivoluzione tecnologica che, prima o poi, toccherà tutti quanti.
Questo sito rappresenta, soprattutto per me, anche una sorta di raccolta di appunti utili per tenere traccia della rivoluzione tecnologica e sociale che stanno portando le auto elettriche, così da non perdere riflessioni interessanti e semplici spiegazioni da linkare a chi ne vuole sapere di più.
Il dettaglio su ciò che potete trovare su evda.it lo leggete nella pagina about: per qualunque domanda resto disponibile a scrivi@evda.it.
Grazie per leggere questo sito e… buon viaggio!
angelo musumarra (nella foto in apertura già ecologico alla guida, a 4 anni, sul terrazzo di casa…)