I comitati di contrattazione collettiva di Volkswagen AG e delle sezioni IG Metall della Bassa Sassonia e della Sassonia-Anhalt hanno proseguito i colloqui per la contrattazione collettiva 2024 a Wolfsburg. In vista dell’incontro, i rappresentanti dei collaboratori avevano risposto alle richieste dell’azienda di garantire la futura redditività di Volkswagen AG con una controproposta. In ciò, IG Metall ha segnalato la propria apertura ad una riduzione dei costi e delle capacità.
Arne Meiswinkel, negoziatore capo di Volkswagen AG, ha sottolineato che l’azienda accoglie con favore questo passo: «consideriamo un segnale positivo il fatto che i rappresentanti dei lavoratori si siano dimostrati aperti alla riduzione dei costi del lavoro e delle capacità – ha spiegato – tuttavia, la controproposta che hanno presentato deve essere valutata in base al fatto che crei un sollievo finanziario sostenibile per l’azienda e offra chiare prospettive per la forza lavoro».
Le trattative si sono quindi concentrate sui contenuti del piano di contribuzione dei collaboratori, già presentato pubblicamente: «per Volkswagen AG, il raggiungimento sostenibile dei target finanziari rimane fondamentale per garantire la competitività in una fase estremamente difficile per l’industria automobilistica tedesca – ha aggiunto Meiswinkel – l’obiettivo di Volkswagen AG è collaborare con i rappresentanti dei dipendenti per sviluppare una soluzione sostenibile che garantisca la stabilità economica, assicuri prospettive occupazionali e ripristini l’equilibrio tra redditività e occupazione».
Oltre alle attuali proposte, nel quarto round di negoziati sulla contrattazione collettiva saranno discussi in modo più approfondito temi come il lavoro temporaneo e l’offerta formativa orientata alla domanda. Il prossimo round di negoziati si terrà il 9 dicembre mentre l’obbligo di astensione dalle azioni sindacali termina il 30 novembre. Il contratto collettivo di Volkswagen AG si applica a circa 120.000 collaboratori degli stabilimenti di Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden e Kassel, e riguarda anche i dipendenti di Volkswagen Financial Services, Volkswagen Immobilien GmbH e dx.one GmbH.
Le richieste di Volkswagen AG: salvaguardia dei posti di lavoro
In Volkswagen, la tutela dei posti di lavoro è stata parte del contratto collettivo dal 1994. Con la risoluzione del contratto collettivo per il futuro e dell’accordo “Digital Transformation Roadmap”, l’azienda ha reagito alle attuali sfide economiche e strutturali, con l’obiettivo di un riallineamento sul tema delle tutele per i siti produttivi e i posti di lavoro. L’applicazione della fascia Tarif Plus è regolata da un contratto collettivo di lavoro separato (RTV T+) per i collaboratori in posizioni specialistiche o manageriali. Le condizioni lavorative della fascia Tarif Plus differiscono da quelle previste dal contratto collettivo standard, per esempio in termini
di orario lavorativo, bonus e utilizzo di un’auto aziendale. Alla fine del 2023, l’azienda aveva già annunciato una stabilizzazione per i collaboratori di questa fascia retributiva al momento della nomina. Nel corso dei colloqui, l’azienda ha annunciato l’intenzione di riallineare il sistema di bonus per i dipendenti della fascia Tarif Plus, con l’obiettivo di legarlo in futuro al sistema di partecipazione agli utili concordato collettivamente.
Nel proprio contratto collettivo di lavoro per gli apprendisti, Volkswagen si è impegnata a mettere a disposizione 1.400 posizioni all’anno. A causa della minore domanda, in passato garantire l’assunzione degli apprendisti è stata spesso una sfida. Con la risoluzione di questo accordo, l’obiettivo è adattare alle esigenze effettive il numero di posti messi a disposizione e l’assunzione di apprendisti e studenti duali, garantendo così una migliore programmazione sia per i lavoratori,
sia per l’Azienda. Per quanto riguarda il lavoro temporaneo, Volkswagen ricorre a questa tipologia per far fronte ai picchi di produzione e alle fluttuazioni della
capacità. Con la risoluzione dei contratti collettivi sull’impiego di lavoratori temporanei in Volkswagen, l’Azienda intende ricorrervi alle condizioni collettive di riferimento per il settore e non a costi molto più elevati rispetto a quelli sostenuti dai concorrenti, come avviene attualmente.
Considerando l’attuale trend dell’industria automobilistica in Europa, e in particolare in Germania, l’azienda vede anche la chiara necessità di un’azione che vada al di là del rifiuto delle richieste di IG Metall e ritiene necessario un contributo da parte dei collaboratori. Per la contrattazione collettiva, ciò significa una richiesta di riduzione del 10% della retribuzione dei dipendenti soggetti ai contratti collettivi di Volkswagen AG.
Inoltre, per Volkswagen, un contratto collettivo aziendale competitivo e a prova di futuro, con condizioni di lavoro standardizzate come le 35 ore settimanali e l’eliminazione della clausola di salvaguardia per i dipendenti assunti prima del 2005 (HTV I), è un ulteriore elemento di efficienza.
Dal punto di vista dell’Azienda, anche l’eliminazione del bonus di anniversario e di quello di 170 euro al mese concordato collettivamente faranno parte delle misure di efficienza volte a garantire il successo a lungo termine.
Nel 2023, il Gruppo Volkswagen ha consegnato 9,2 milioni di veicoli ai clienti nel mondo rispetto agli 8,3 milioni del 2022. Il fatturato si è attestato a 322,3 miliardi di euro (279,1 miliardi nel 2023). Il risultato operativo ante voci straordinarie ha raggiunto i 22,6 miliardi di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 2022 quando era stato di 22,5 miliardi.