Il 19 febbraio 2025 ho “festeggiato” il primo anno con la MG4 Tigrotta e, conseguentemente, il primo anno completamente in elettrico, dopo che, nel settembre 2020, avevo finalmente acquistato la mia prima BEV, la Mitsubishi i-MiEV, che ha compiuto 13 anni lo scorso 29 novembre 2024, auto che continuo ad utilizzare quotidianamente per tutti i giri urbani, mentre la MG4 viene destinata prevalentemente per i percorsi medio-lunghi o quelli che definisco prog-less, vale a dire che non necessitano particolare programmazione.
mg4
MG Italia ha consegnato 4.152 vetture a gennaio 2025, superando la quota di mercato del 3%
MG Motor ha inaugurato il 2025 con 4.152 vetture consegnate nel mese di gennaio, il miglior risultato di sempre con un incremento del 56% rispetto allo stesso mese del 2024m superando il 3% della quota di mercato che raggiunge la posizione numero 12 nella classifica italiana: «un inizio d’anno con l’acceleratore abbassato – ha commentato Andrea Bartolomeo, country manager e vice presidente di SAIC Motor Italy – l’impegno della squadra MG è costante e dopo un 2024 di grandissima soddisfazione siamo ripartiti con rinnovata concentrazione ed energia. La direzione è quella giusta, gennaio ci ha premiato con un risultato davvero straordinario, il miglior mese dall’inizio dell’avventura. Un grazie sincero a tutto il team, mi riferisco ovviamente ai colleghi e alla rete dei nostri partner».
Come ho scelto la MG4
Dal marzo del 2023, dopo aver speso quasi un migliaio di euro per alcune riparazioni “straordinarie” dell’auto termica, ho cercato di informarmi il meglio possibile per cercare di sostituirla con una BEV, in quanto le varie discussioni su bonus, contributi regionali e promozioni stavano andando a crea una coincidenza economica probabilmente irripetibile, che nel febbraio 2024 mi ha portato ad acquistare una MG4 standard.
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Guido elettrico da oltre quattro anni, dopo un colpo di fulmine avvenuto nel 2012, quando, acquistando una monovolume turbodiesel, mi fecero provare per la prima volta un’auto elettrica che, nonostante fosse del tutto improponibile per le necessità di allora, mi accese una lampadina in testa