Uno dei due autobus Iveco E-Way finanziati con i fondi PNRR è finalmente operativo ad Aosta

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venerdì 31 Gennaio 2025 - h. 22:00

L'Iveco E-Way in piazza Arco d'Augusto ad Aosta (photo courtesy bobine.tv)

Ammonta a 1.915.000 euro il contributo pubblico previsto per la città di Aosta, nel dicembre 2021, dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per l’acquisto di autobus ad emissioni zero con alimentazione elettrica o ad idrogeno e per la realizzazione delle relative infrastrutture di supporto all’alimentazione, così da procedere al rinnovo del parco veicoli dei servizi di trasporto pubblico locale, che utilizzano solo carburanti fossili.

Il finanziamento è stato disposto sulla base della misura M2C2 4.4.1 del PNRR, che prevede a livello nazionale una dotazione di 2.415 milioni di euro per il rinnovo, dal 2021 al 2026, del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti, con l’acquisto, entro il 31 dicembre 2024, di almeno 800 autobus ad emissioni zero ed entro il 30 giugno 2026 con l’entrata in servizio di almeno 3.000 autobus a emissioni zero, che siano anche dotati di tecnologie digitali.

La Regione voleva mezzi ad idrogeno (che non ci sono)

Il pullman della linea sub-urbana 29 ad Aosta

Il pullman della linea sub-urbana 29 ad Aosta

Ad Aosta, dove la gestione del trasporto pubblico locale è in capo all’Amministrazione regionale, che nel 2012 aveva appaltato il servizio relativo al bacino Centro Valle alla cooperativa Svap di Charvensod, che nel 2022 si è trasformata in una Srl, mantenendo l’incarico, il contributo del PNRR era stato inizialmente destinato per l’acquisto di due autobus da nove metri alimentati ad idrogeno, anche se in assenza di un punto di rifornimento.
Nel maggio 2023 il Comune di Aosta, in qualità di beneficiario, la Regione autonoma Valle d’Aosta, nel ruolo di attuatore, e la società Svap Srl, in qualità di gestore, hanno quindi firmato la convenzione per l’utilizzo delle risorse finanziarie destinate all’acquisto di due autobus ad emissioni zero con alimentazione ad idrogeno, adibiti esclusivamente al trasporto pubblico locale di competenza del Comune di Aosta.
A fine settembre, la Svap, pur avendo pubblicato il bando, aveva evidenziato “alcune criticità potenziali fra le quali la scarsità di produttori, sul mercato, che offrono veicoli di circa otto metri, a causa della ridotta richiesta degli stessi, che più si adattano alla morfologia del territorio aostano” e quindi la Regione aveva chiesto al Ministero la possibilità di destinare i fondi PNRR all’acquisto di autobus di lunghezza da 12 metri, per la linea sub-urbana 29 (quella che parte dalle scuole di Saint-Pierre ed arriva a Villefranche di Quart, passando per Sarre, Aosta e Saint-Christophe), richiesta che però non ha ottenuto “uno specifico riscontro formale”.

“L’idrogeno miglior alternativa verde presente sul mercato”

Il Dipartimento trasporti e mobilità sostenibile dell’Amministrazione regionale aveva insistito sull’alimentazione ad idrogeno “poiché considerata, ad oggi, la scelta migliore tra le alternative verdi presenti sul mercato – si leggeva nelle motivazioni – saranno, quindi, coerentemente, allocati i benefici pubblici, di cui al PNRR, PNC e alla componente M2C2 Investimento 3.3 (Sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale) all’acquisto di materiale rotabile e alla realizzazione di almeno due infrastrutture per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dell’idrogeno, osservando i termini e le scadenze di cui agli atti di finanziamento sopra richiamati” e giustificando la scelta, forse con qualche pregiudizio, a causa “dell’orografia, la morfologia e le peculiarità del territorio, le pendenze a volte aspre, le dimensioni della Regione stessa, che rappresentano, nello stesso tempo, punti di forza ma anche punti di debolezza, il territorio di montagna può essere considerato inidoneo alla sperimentazione di nuove motorizzazioni – continuava la convenzione – come è noto i mezzi elettrici non si confanno né ai pendii pronunciati, in quanto perdono parzialmente la loro capacità, né ai climi rigidi, caratteristica che influisce negativamente sulle batterie. Cionondimeno, in una regione siffatta può essere considerata, nel contempo, un elemento a favore, l’opportunità di verificare se una nicchia, una porzione di superficie dell’intero territorio, nella fattispecie Aosta, è in grado di accogliere e cavalcare il cambiamento, diventare a tutti gli effetti una città carbon free in un contesto montano”, capoluogo regionale che è al centro della cosiddetta Plaine, che indica, in francese, una zona di pianura, quindi senza eccessive salite e discese.

Le due gare per gli autobus ad idrogeno sono (ovviamente) andate deserte

L'interno dell'Iveco E-Way (photo courtesy bobine.tv)

L’interno dell’Iveco E-Way
(photo courtesy bobine.tv)

Intanto, nel novembre 2023, la prima gara era andata deserta, così come la successiva, scaduta un mese dopo e quindi, nel gennaio 2024, l’Assessorato regionale ai trasporti aveva nuovamente scritto al Ministero di valutare la riassegnazione delle risorse, questa volta per l’acquisizione di autobus ad alimentazione solo elettrica, non potendo garantire alla Svap la realizzazione entro il 2026 di una stazione di ricarica ad idrogeno, che avrebbe reso impossibile l’utilizzo dell’autobus originariamente richiesto.
La risposta del Ministero, che era arrivata nel mese di marzo, aveva concesso la riassegnazione le risorse al Comune di Aosta, così da permettere il mantenimento dei finanziamenti PNRR ai Comuni che non avevano raggiunto l’obiettivo di spesa al 31 dicembre 2023 ed due mesi dopo era arrivata l’autorizzazione formale: “in tal senso, quindi, è ammessa la possibilità per il Comune di Aosta di procedere all’acquisto di autobus elettrici – si legge – a condizione di ultimare le forniture e mettere in servizio gli autobus finanziati entro le tempistiche”, vale a dire entro il entro il 31 dicembre 2024 per il primo ed entro il 30 giugno 2026 per il secondo.
Il Comune di Aosta dovrà rispettare il vincolo di destinazione, garantendo che gli autobus in esame siano destinati esclusivamente ai servizi di trasporto pubblico locale di competenza comunale, acquisto deciso dalla Giunta comunale nel mese di luglio.

Ad Aosta circolerà l’Iveco E-Way elettrico da 9,5 metri

Le batterie sul tetto dell'Iveco E-Way

Le batterie sul tetto dell’Iveco E-Way

Ad occuparsi della fornitura è stata la Iveco Bus, società controllata dalla holding italo-statunitense CNH Industrial, nata nel 2013 dalla fusione di Fiat Industrial e da CNH Global, che ha ottenuto analoghi ordini in tutta Italia, fornendone per esempio 153 a Milano, 110 a Roma e 75 a Torino, con il modello “E-Way”, già prodotto in diverse migliaia di esemplari, che è disponibile anche ad idrogeno (ma solo nel formato da 12 metri), realizzato nello stabilimento francese di Rorthais di Heuliez Bus, considerato un centro di eccellenza per l’elettromobilità.

Iveco Bus, uno dei principali produttori di autobus in Europa, progetta, produce e commercializza autobus scolastici, intercity e turistici, autobus urbani standard e articolati, comprese le versioni Brt (Bus rapid transit), city midibus e minibus per tutte le necessità di trasporto passeggeri, vantando una solida esperienza nei veicoli alimentati a energia alternativa, in grado di offrire una gamma completa di mezzi sia sul piano del gas naturale compresso, compatibile con il biometano, sia su quello dell’elettromobilità.

Un autobus elettrico che ha percorso 543 chilometri con una sola carica

La versione aostana dell’E-Way è quella più piccola, da 9,5 metri (il modello è disponibile anche da 10,7, 12 e 18 metri): prevede 16 posti a sedere, lo spazio per una carrozzina per disabili e può ospitare complessivamente fino a 50 passeggeri.
Il motore è un Siemens Elfa 3 a magneti permanenti da 310 kW di potenza di picco, con una coppia motrice cha arriva fino a 3000 Nm. Il pacco batterie è di 346 kWh, e supportano la carica fino a 150 kW di potenza, con lo standard CCS Combo 2, in carica lenta di notte per circa sette ore, oppure con carica rapida tramite pantografo, per un’autonomia stimata di oltre 350 chilometri, che permetterebbe di coprire il turno quotidiano di servizio senza necessità di ricariche intermedie. Le batterie, montate in moduli da 42 kWh, sono le Forsee Power ZEN realizzate con tecnologia NMC (nichel, manganese, cobalto) ad alta densità energetica, che hanno il vantaggio di essere completamente intercambiabili, mentre i modelli da 12 e 18 metri hanno le batterie ad elevata potenza LTO (con ossido di litio titanato) per soddisfare le esigenze delle linee urbane con programmi intensivi ed elevato chilometraggio quotidiano.

I pacchi batterie nei vari modelli dell'Iveco E-Way

I pacchi batterie nei vari modelli dell’Iveco E-Way

Nel luglio 2021 proprio l’Iveco E-Way, in Germania, nella Bassa Sassonia, un mezzo della società di trasporti Verkerhrsbetriebe Bachstein, aveva segnato un record di percorrenza di 543 chilometri con una singola carica in 48 ore, ottenendo la certificazione di TÜV Nord.
Il modello era quello da 12 metri, con lo stessa batteria da 346 kWh in dotazione a quello minore, pur pesando 20 tonnellate invece di 16: per due giorni, l’autobus a zero emissioni era stato utilizzato dalle ore 5.30 alle 16, tagliando il traguardo dei 543 chilometri senza alcuna difficoltà, restando con il 3% di carica residua al termine del test, e quindi potendo ancora spingersi oltre grazie ai consumi contenuti di 0,61 kWh/km.
Il primo dei due E-Way aostani, che rappresenta il primo mezzo pubblico di trasporto valdostano ad alimentazione elettrica, è stato ufficialmente presentato dalla Svap nella giornata di mercoledì 29 gennaio.

Fonti: Comune di Aosta, Iveco Communication

Foto del bus di Aosta di bobine.tv

Angelo G. Musumarra

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