Rapporto Ecosistema Urbano 2025: Aosta cresce, ma resta indietro sui bus e sulle aree pedonali

Una 'Topolino' ed una 'Ami' in piazza Plouves ad Aosta
Una 'Topolino' ed una 'Ami' in piazza Plouves ad Aosta

Aosta compie un balzo avanti nel Rapporto Ecosistema Urbano 2025 di Legambiente, ma la mobilità resta il punto su cui la città deve ancora accelerare. Il capoluogo valdostano si colloca 11esimo in Italia per qualità ambientale complessiva, ma scende ai posti di coda negli indicatori legati al trasporto pubblico e agli spostamenti sostenibili.
Un segnale doppio: le politiche ambientali funzionano, ma la mobilità urbana ha ancora margini enormi di miglioramento. L’analisi dei dati mostra un profilo in chiaroscuro: Aosta cresce nei servizi e nella pianificazione urbana, ma dista ancora dalle performance delle città “campioni” del Nordest, Trento, Bolzano e Pordenone,  che guidano la transizione verso una mobilità elettrica, ciclabile e integrata.

Luci e ombre: i numeri di Aosta

Secondo i dati pubblicati su Il Sole 24 Ore, Aosta ottiene risultati molto positivi sulle zone a traffico limitato (5ª in Italia per estensione) e sulle piste ciclabili (29ª posizione), ma arretra fortemente nel numero di passeggeri trasportati dal servizio pubblico (67ª) e nelle isole pedonali (88ª).
La città sale invece al 19° posto per offerta complessiva di trasporto pubblico, un segnale che le infrastrutture ci sono, ma il loro utilizzo resta limitato.

Le dimensioni ridotte del centro urbano, la forte dipendenza dall’auto privata e la morfologia alpina continuano a frenare la transizione verso una mobilità più condivisa e a basse emissioni. Tuttavia, il miglioramento della qualità dell’aria (12° posto per PM10, 14° per PM2,5) dimostra che le misure di contenimento del traffico e di elettrificazione iniziano a produrre effetti concreti.

Auto elettriche e termiche nel centro di Aosta
Auto elettriche e termiche nel centro di Aosta

Il confronto con le altre città alpine

Nel confronto con gli altri capoluoghi di montagna, Aosta mostra un profilo intermedio:

  • Trento e Bolzano restano modelli di riferimento, grazie a un trasporto pubblico integrato e a una quota di spostamenti ciclabili superiore al 20%;
  • Belluno (9ª) e Pordenone (5ª) ottengono punteggi simili grazie alla rete di percorsi ciclabili e all’attenzione all’efficienza energetica;
  • Aosta, con la sua 11ª posizione, si distingue invece per le politiche ZTL e la limitata dispersione idrica, ma deve colmare il divario su bus, pedonalità e sharing mobility.

Le ombre arrivano dagli indicatori sulla mobilità collettiva e attiva. Aosta è solo 67ª per numero di passeggeri trasportati e 88ª per estensione delle aree pedonali, valori inferiori di oltre il 50% rispetto a città simili per dimensioni e territorio. Nelle città alpine più avanzate, la crescita del trasporto pubblico è stata accompagnata da investimenti nelle flotte elettriche, integrazione tariffaria e parcheggi di interscambio: elementi che a oggi ad Aosta restano ancora marginali. Nelle città alpine più avanzate, la crescita del trasporto pubblico è stata accompagnata da investimenti nelle flotte elettriche, integrazione tariffaria e parcheggi di interscambio: elementi che a oggi ad Aosta restano ancora marginali.

ZTL e auto elettriche: la spinta arriva dal centro

Il 5° posto per estensione delle ZTL testimonia che il capoluogo valdostano ha già avviato un percorso di limitazione del traffico privato nel centro storico, superando città di grandi dimensioni come Verona e Firenze, segno di una politica urbana coerente nel limitare il traffico privato nel centro storico.
Anche sul fronte della qualità dell’aria, la città registra valori eccellenti: 12° posto per PM10 e 14° per PM2,5, meglio di Bolzano (che si ferma al 19°) e in linea con Pordenone (11°). Un risultato che si collega alle scelte recenti del Comune e della Regione sulla rete di ricarica elettrica urbana, tema discusso lo scorso marzo anche in Consiglio comunale, e alla diffusione progressiva delle auto elettriche private, sempre più presenti nel parco circolante valdostano.

La mobilità elettrica sta lentamente cambiando volto al capoluogo valdostano: la rete di ricarica pubblica è in espansione, con 16 colonnine operative, l’arrivo delle nuove fast da 75 kW e due HPC da 350 kW in fase di allaccio nell’area commerciale sud. Numeri modesti, ma significativi per una città di 34 mila abitanti, dove la densità di stazioni di ricarica per veicoli elettrici è ormai paragonabile a quella di città medie come Udine o Trento.

Un accesso alla ZTL di Aosta
Un accesso alla ZTL di Aosta

Ricariche e auto elettriche: il ruolo della transizione

Nel contesto di Ecosistema Urbano, Aosta risulta tra le città con “i progressi più rapidi nella transizione elettrica”. Secondo gli ultimi dati regionali, il numero di veicoli elettrici e ibridi plug-in immatricolati è aumentato del 27% in un anno, in linea con la media di Bolzano e superiore a quella di Pordenone. Trento resta più avanti per infrastrutture, con oltre 40 colonnine attive, ma il divario si sta riducendo. Il Comune e la Regione hanno annunciato un piano condiviso per estendere la rete anche ai parcheggi di interscambio e ai poli scolastici, obiettivo che potrebbe far salire Aosta nella prossima edizione della classifica.

Trasporto pubblico e pedonalità: Aosta in coda

Al contrario:

  • Trento, prima in classifica generale, è anche top performer nella mobilità pubblica, con oltre 220 viaggi/abitante all’anno e un sistema integrato di bus, bici e car sharing;
  • Bolzano combina un tasso record di spostamenti ciclabili (oltre il 20%) con una rete di bike lane continue e parcheggi bici protetti;
  • Pordenone, 5ª in classifica nazionale, è un esempio virtuoso di città “media” che ha investito in piste ciclabili di quartiere e in servizi condivisi elettrici.

Aosta, pur avendo migliorato il proprio posizionamento, resta ancora molto auto-dipendente: secondo i dati del report, la quota di spostamenti in auto supera l’80% del totale urbano.

La 'Navetta Rossa', l'unico bus elettrico
La ‘Navetta Rossa’, l’unico bus elettrico

Ciclabilità e nuove strategie

Il 29° posto nazionale per metri equivalenti di piste ciclabili ogni 100 abitanti è un buon punto di partenza. Negli ultimi due anni il Comune ha ampliato la rete ciclabile verso il quartiere Dora e l’Arco d’Augusto, ma la morfologia e la stagionalità restano limiti strutturali. Trento e Bolzano, al contrario, superano rispettivamente i 30 e 35 km di piste per 10.000 abitanti, con percorsi continui e ben separati dalla viabilità automobilistica.
L’esperienza di Pordenone, che ha un’estensione territoriale simile ad Aosta ma un sistema di bike sharing elettrico intermodale con oltre 250 biciclette in flotta, indica la direzione su cui il capoluogo valdostano potrebbe lavorare: collegare le piste ai nodi del trasporto pubblico e agli spazi commerciali.

Il sindaco Raffaele Rocco: «Ora serve un piano per il verde e la mobilità»

Nel commentare il rapporto, il neo sindaco Raffaele Rocco ha sottolineato che «il salto di qualità registrato da Aosta è il risultato di anni di lavoro sulla cura del territorio e sulla sostenibilità urbana», ma ha riconosciuto la necessità di agire su «verde pubblico e trasporto collettivo».
Nel programma di mandato, la Giunta punta a integrare trasporto pubblico, micromobilità elettrica e rete ciclabile, con incentivi per flotte aziendali e servizi condivisi. Tra le priorità della nuova consiliatura figura anche il censimento del patrimonio arboreo e la creazione di nuove aree verdi e pedonali, con l’obiettivo di favorire una mobilità più dolce e di ridurre la dipendenza dall’auto privata.

Raffaele Rocco, sindaco di Aosta
Raffaele Rocco, sindaco di Aosta

Mobilità urbana nelle città alpine – Ecosistema Urbano 2025

Indicatore Aosta Trento Bolzano Pordenone Note e osservazioni
Posizione generale 11ª Aosta +17 posizioni sul 2024
ZTL (m² ogni 100 ab.) 10ª 14ª Aosta tra le più alte d’Italia
Piste ciclabili (m eq/100 ab.) 29ª 11ª Rete ciclabile in espansione ad Aosta
Passeggeri TPL (per ab./anno) 67ª 15ª Aosta in coda, sotto media nazionale
Offerta TPL (posti-km/ab.) 19ª 12ª Buona rete, ma bassa domanda
Isole pedonali (m²/100 ab.) 88ª 13ª 17ª Aosta molto indietro
Qualità aria (PM10) 12ª 19ª 11ª Valori buoni per tutte le città alpine
Auto elettriche immatricolate (% sul parco) ~4,5% 6,2%ª 7,1% 4,8% Aosta in crescita, ma sotto Trento e Bolzano
Colonnine di ricarica pubbliche 16 (+4 in attivazione) ~40 ~60 ~25 Aosta in espansione (fast e HPC previste)
Punteggio mobilità (parziale su 100) 60,4 83,1 78,7 72,4 Fonte: Legambiente/Ambiente Italia 2025

In sintesi

  • Aosta eccelle per estensione ZTL e qualità dell’aria, ma resta debole su trasporto pubblico e pedonalità;
  • Trento domina grazie a trasporto integrato, bici e servizi elettrici diffusi;
  • Bolzano è leader nella ciclabilità e nelle auto elettriche;
  • Pordenone combina efficienza dei servizi e ottima rete ciclabile, modello per le città di medie dimensioni.

Una sfida di cultura e infrastrutture

Se il punteggio complessivo di 68,08 punti colloca Aosta tra le città più virtuose d’Italia, la sfida della mobilità resta aperta. L’esperienza delle città alpine più avanzate dimostra che il passaggio alla mobilità elettrica e condivisa deve procedere insieme a una riprogettazione degli spazi pubblici e a un sistema di trasporti accessibile e intermodale: meno auto, più bici, più bus, più elettrico.
Trento, Bolzano e Pordenone mostrano che il cambiamento è possibile, ma richiede pianificazione, continuità amministrativa e un forte coinvolgimento dei cittadini.
Aosta ha iniziato il suo percorso. La sfida, ora, è trasformare i dati in movimento.

fonti: Comune di Aosta, Il Sole 24 Ore del 20 ottobre 2025, Legambiente – Ecosistema Urbano 2025.